L’uomo
Che corre l’ora del gallo
Polmoni che gonfiano
Le costole
Di un’aria di metallo
E gomiti di treno
E vai e vai
Sarà più mulo o cavallo
E vai e vai
I piedi si spaccano
E vai
Di collera
E vai
Martelli sul terreno
E vai e vai
Lasciai per sempre a questo braccio destro
Un portafortuna d’acqua incandescente
Feci l’amore il primo insieme a una
Senza guardarla mai né dire niente
Vidi il diavolo più volte in faccia
Misi i guantoni e scaricai giù botte
Guidai fischiando sulle gomme a caccia
Del mio Brigante di Strada bianco nella notte
Dagli il via
Falla scorrere
La pazzia
Dentro me che mi grida
O la corsa o la vita
Dagli il via
Dagli libertà
Che non sia mai più qua
Dove fugge e va
Dove non fu mai
Dagli il via
A quest’uomo che va
L’uomo
In cerca del suo destino
Polpacci si tendono
Più solidi
Di ruote di mulino
E grandine di cuore
E dai e dai
In un diluvio assassino
E dai e dai
Ricade giù e srotola
E dai
Le vertebre
E dai
Cingoli di trattore
E dai e dai
Mi ubriacai di una città polacca
E vodka e vento e non sarei tornato
Rubai e costò una mano e uno spavento
Bruciai una macchina e il mio passato
Fui tra luoghi santi e spogliarelli
Portai un jet nei corridoi dei cieli
Sorpresi donne a sciogliersi i capelli
Come poterne sapere odori e gli altri peli
Dagli il via
Fagli prendere la sua scia
Che non c’è solitudine quando si è soli
Dagli il via
Dagli libertà
Che non sia mai più qua
Dove fugge e va
Dove non fu mai
Dagli il via
A quest’uomo che sa l’amore
E ama meno
Che sa il dolore che si dà
Pioggia e veleno
E sempre va
E ci muore
Dagli il via
Dagli libertà
Che non sia mai più qua
Dagli il via
Dagli libertà
Che non sia mai più qua
Dagli il via
Dagli libertà
A quest’uomo che va
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