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Testi
Oltre il vetro muto è quasi giornoNotte ancora lì da teIo mi giro attorno pianoMani ai fianchi e mi sembra…
Va’Come musicaChe ci illuminaFuoco della vitaBagna l’animaLungo la salita Va’Come immagineDentro un turbineTerra di confinePassa il limiteDegli spazi senza fine…
Come i giorni sono tantiA guardarli da quassùE a portarli tutti avantiQuanti restano laggiùTi inventi allora degli istantiChe la vita…
Bimba tristeGli occhi bassiSu di teTieni il broncioMa perché l’hai con meSì, ti ho baciata peròSai chi ha la colpa…
Ti vedo Annabel LeeQuando tu sorridevi per meNel nostro mondoSolo noi Il tempo eri tuEri ferma davanti a meGli angeli…
Sono nato anch’io sotto un passaggio di stelleE nel cuore dio fu come nella notte un tuonoHo viaggiato il mio…
Ora che il tempo si è compiuto giàCon un sorriso muto arrendersiDopo un saluto che è piovuto làE darsi un…
Il sogno è un ventoChe abbiamo stretto fra le maniE centoCanzoni nuove per domani E questo uomo guarda in sùE…
Fuori ancora è notteHo appena il tempoDi scaldarmi un sorso di latte Senza far rumoreI figli dormonoChe pensino soltanto a…
Dolce è sentireCome nel mio cuoreOra umilmenteSta nascendo amore Dolce è capireChe non son più soloMa che son parteDi una…
Avrai sorrisi sul tuo viso come ad agosto grilli e stelleStorie fotografate dentro un album rilegato in pelleTuoni di aerei…
Tu sei quel respiroChe mi toglie ancora il fiatoIl solo nome che mi vieneCome cerco le parole E ho visto…
Strumentale sulle note di “Con tutto l’amore che posso”
(Alice) Finalmente una strada conosciuta e il barCome allora ho pensato mi conviene entrareSembra tutto cambiato o son cambiato ioQui…
(Stefano Bollani pianoforte) Stazione Termini aria di casaChe strana cosa prendere quel tram Piazza del popolo semi desertaNell’aria incerta di…
Hai spalancato gli occhi e alloraDentro per sempre son cadutoE in fondo a te mi chiedo ancoraQuanto ho capito e…
(Gianni Morandi) Le lunghe corse affannateIncontro a stelle caduteE mani sempre più ansioseDi cose proibiteE le canzoni stonateUrlate al cielo…
(Jovanotti) Con tutto l’amoreL’amore che possoCon tutto il doloreIl dolore che ho addosso Con tutto l’onoreL’onore che affossoCon tutto il…
(Ornella Vanoni, Luis Bacalov pianoforte) Fiore de saleL’amore fa penàMa nun se moreD’amore nun se moreMa se stà male D’amore…
(Neri Marcorè) Lei dal più uggioso dei ritorniConta le gocce e le ore in casa e a scuolaIo conto i…
(Paolo Fresu tromba) Poi dopo un secolo e di nascostoGiunse nel posto della mia casermaPregando d’essere per pochi istantiMeno distanti…
(Dolcenera) Il tuo viso sul muroE ogni ombra va viaCol suo passo scuroPer questa malattiaNon c’è che il futuro Il…
(Ivano Fossati) E lei tutta ad un tratto non parlavaMa le si leggeva chiaro in faccia che soffriva E lui…
(Fiorella Mannoia, Walter Savelli al pianoforte) Quante lettere che ho scritto e mai speditoE che tu non hai mai lettoQuanti…
(Gegè Telesforo, Enzo Jannacci) Muti e rassegnatiLe spine qua e i nonni di làCrani ben rapatiBabele di paesi e città…
Tra l’inverno e il cuoreHai lei mie paroleLa tua sciarpa nuovo soleFai buon viaggio amore C’è chi va via col…
(Giuliano Sangiorgi) La mia faccia sul vetroE ogni cosa va via risucchiata indietroLungo la ferrovia metro dopo metro La mia…
(Edoardo Bennato voce e armonica) E durò un meseFinché un mattinoVenne il postinoCartolina rosa Stazione terminiParenti ed amiciSaluti e baciLei…
(Giusy Ferreri) Guardo l’oraÈ la stessa di ieri ma non è più ieri è staseraNon sei ancora arrivata e il…
(Mina) E lei, lei lo guardava con sospettoPoi gli sorrideva e lo teneva stretto strettoE lui, lui non ha mai…
Strumentale
(Alessandra Amoroso) Se chiudi gli occhi un attimoE respiri l’animaPuoi sentire il battito dell’Universo E, un salto verso il culmineOltre…
(Giovanni Baglioni chitarra) Strumentale
(Antonello Venditti) Le chiare sere d’estateIl mare il gioco le fateE la paura e la voglia di essere nudi Un…
(Giovanni Allevi pianoforte) Fermarmi in macchina sotto a la scuolaCol fiato in gola chiederle di uscireQuello è il gasometro baci…
(Roy Paci tromba, Nek chitarra) Quando ci fissammo dentro l’officinaStava giù in pedana sotto una bianchinaHai una faccia strana allora…
(Premiata Forneria Marconi) Quell’anno tutto il mondo faceva diciotto anniE un lungo e immenso girotondoOgnuno col bisogno di vivere mille…
(Neri per Caso, Fabrizio Frizzi, Loredana Bertè, Ivana Spagna) Una fa sogni l’altra ti fa sognareUna c’è all’altra vai dietro…
(Mario Biondi) Little big loveNothing moreNo nothing moreThis love is more than enoughIt was brought before youI’ve seen it beforePlease…
(Rita Marcotulli pianoforte) Sul lungotevere un gancio e un muroEd un futuro scritto lì per sempreLe fototessera stretti abbracciatiSerie schizzati…
(Giorgia Todrani) Quella camminata stranaPure in mezzo a chi sa cheL’avrebbe riconosciuta Gli diceva sei una franaMa lui questa cosa…
Testo inedito sul tema di Miramare
(Elio e le storie tese) Che casino qui dentro (meglio uno svelto o un lento)tanto è sempre così quando fai…
(Danilo Rea pianoforte) Tornare indietro e ad un incrocioUn quasi bacio e un po’ di imbarazzoScoppiare a ridere a crepapelleA…
(Baraonna, Pino Daniele chitarra) Se guardi suSe guardiSe guardi su Com’è bello star qui sdraiati alla luceChe gioca tra i…
(Gigi D’Alessio, Anna Tatangelo) Lei che vive in un villino in pratiIo i prati ce li ho sotto la finestraIo…
(Simone Cristicchi, Michele Zarrillo) Rosso sole è la collina, quattro facce appese al cieloSotto il sacco a pelo di una…
(Riccardo Cocciante) Quella sua maglietta finaTanto stretta al punto cheSi immaginava tutto E quell’aria da bambinaChe non gliel’ha detto maiMa…
(Enrico Ruggeri, Eugenio Finardi, Francesco Renga) Ci hanno detto di una terra latte e mieleMa troviamo sabbia sete sangue e…
(Andrea Bocelli) Q.P.G.A, Q.P.G.A, Q.P.G.A, Q.P.G.A, Q.P.G.A, Q.P.G.A Torna la memoria, di un bagliore o un’avventura che è finita quaUn…
Strumentale
Strumentale
La prima era solo un suonoSuono lontano suono di naso e metalloFragore di treno sugli scambiTelegrafo che scarica sillabe incomprensibiliNel…
Strumentale
Tutto l’azzurro sia con tePiù che un cielo può darePiù libero del mareQuando d’azzuro è Tutto l’azzurro sia per tePiù…
Strumentale
Strumentale
Un azzurro lungo un sognoCominciò per meNel dicembre dell’ottantunoVolò da me a teE fu davvero uno strano segnoForse fu un…
Strumentale
Strumentale
C’erano altri come noiLe storie della storiaDi polvere e di gloriaUomini come noi Ci furono degli altri poiStorie senza una…
Strumentale
Fa’ che il tempo di un uomo non siaUn istante e poi viaChe non lascia mai niente di séNella storia…
Questa è un’altra storia di chi aspetta sulla rivaDavanti al fiume della memoria o chiuso al buio di una stivaIn…
Lassù cantano le colombeDella guerraMentre quaggiùUrlano ai crocevia le trombeTutti a terra giú E ancora non fa giorno su questa…
Quando si accese l’ariaDi lampi e occhi in attesaSi fece grano al ventoTutta una distesa Di mani verso il cieloE…
Tienimi con teDentro questa vitaChiudi ogni via d’uscitaPer restarmi più vicina E tienimi con teQuand’è presto la mattinaMentre il cuore…
Strumentale
Non so com’è cominciataForse ascoltando una radioCh’era un gigante di fronte a meUna vampata improvvisaDa quell’armadio parlanteQualcosa che non si…
Tu sei la mia canzone che nessuno saIl bacio di chi è stato un secolo a digiunoL’illusione sopra il treno…
Un ritratto messo di traversoOra è tutto quel che c’è di leiIl cellulare si sarà dispersoTanto non vibra più se…
Chi lo sa se ti alzi ancora mezz’addormentataSe ti scaldi il petto con la tazza tra le ditaSe ti fai…
E adesso è strano pensareA tutto ciò che è successoE se è passato o se è sempre làA quanto sono…
Non si può fermare perché è come un’alluvioneChe trascina tutto e tutto si trasforma in fangoE non c’è più differenza…
Non correremo più la stessa stradaDi tramonti purosangueO impazziti di rugiadaSotto un’alba esangueNon salteremo più tra quelle ondeIn un valzer…
Pioggia bluCome un ritmo inquieto sopra il tettoSu due corpi snelli in mezzo al lettoDentro il nido fresco dei capelli…
E firmo in fede un contrattoCon il mio nome su un discoQuando nessuno ci crede piùPoi tutt’a a un tratto…
Come due marmocchiSu una giostra a casa nostraUn’intesa di occhiE noi entriamo in loopTra zompi sui divaniMimi saltimbanchi e naniTu…
Io non so se ci sarai per sempreMa è da sempre che tu ci sei stataÈ così da quando ti…
Come ti dirò quanto sia sublimeQuello che io sento e che ho per teE dentro me s’imprimeCome ti dirò di…
Al pianoforte ogni giornoLezioni sul pentagrammaUna chitarra attorno a un falòE accompagnato da mammaA far concorsi e audizioniCol risultato di…
Un mondo senza ariditàDi abbracci senza ipocrisiaDi sguardi senza falsitàDi gesti senza codardiaUn mondo senza oscenità ne sciatteriaSenza più volgarità…
Dopo cena di discordi e sguardiQuasi a rimandare là il salutoFinché non si è fatto molto tardiNel congedo un bacio…
Noi cheSognavamo i giorni di domaniPer crescereInsieme mai lontaniE sapere già cos’è un doloreE chiedereIn cambio un po’ d’amore Noi,…
Non so com’è cominciataForse ascoltando una radioChe era un gigante di fronte a me Una vampata improvvisaDa quell’armadio parlanteQualcosa che…
Ho vissuto per lasciare un segnoCome se non fosse mai finitaHo portato la mia fede in pegnoPer non farla più…
Strumentale
Se sei a terra non strisciare maiSe ti diranno, “Sei finito”, non ci credereDevi contare solo su di te Uno…
Bussa sempre di notte ad ogni oraPoi entra in casa sicuraSi siede ai piedi del letto, non vuol più andar…
Non son degno di teNon ti merito piùMa al mondo no, non esiste nessunoChe non ha sbagliato una volta E…
C’è un grande prato verde dove nascono speranzeChe si chiamano ragazzi, questo è il grande prato dell’amore Uno, non tradirli…
Io che ero un passo avanti e due indietroUna foglia sospesa lì, cosìTipo un pesce dietro un vetro, ioChe osservavo…
Ti supererò,In amore andròMolto più lontano dove tuStupore seiCon le mani andrò,Dove sento il cuore,Che mi fa capire comeStai aspettando…
In questo mondo che pare proprio ormai una paludeSpunti fuori come un’anatra, sull’acqua scivoliDimmi un po’ che oggetto sei, sembri…
Occhi di ragazzaQuanti cieli, quanti mari che m’aspettanoOcchi di ragazzaSe vi guardo vedo i sogni che farò Partiremo insieme per…
C’era un ragazzoChe come meAmava i Beatles e i Rolling StonesGirava il mondoVeniva daGli Stati Uniti d’America Non era belloMa…
Vita in te ci credoLe nebbie si diradanoE oramai ti vedoNon è stato facileUscire da un passatoChe mi ha lavato…
La fisarmonica La fisarmonicaStasera suona per tePer ricordarti un amoreUno di tanti anni faLa fisarmonica Ma tu non piangereNon si…
Se non avessi più teMeglio morirePerché questo silenzioChe nasce intorno a meSe manchi tu, mi fai sentireSolo come un fiume…
Canto solamente insieme a pochi amiciQuando ci troviamo a casa e abbiam bevutoNon pensare che ti abbiam dimenticatoProprio ieri sera…
L’orologio batte l’una tu sei fuori chissà doveGiro nudo per la casaDimmi tu se questa è vitaTu che esci con…
Grazie perchéMi eri vicinaAncora prima di essere miaE perché vuoi un uomo amicoNon uno scudoVicino a te Grazie che vaiPer…
Non piangerò maiSul denaro che spendoNe riavròForse piùMa piango l’amoreDi un’unica donnaChe non hoForse più Accendilo tu questo sole che…
Tu nel tuo letto caldoIo per la strada al freddoMa non è questo che mi fa triste Qui fuori dai…
Noi siamo quelli che son cuccioli del mondoChe inseguono le nubi e cantano alla lunaChe sotto la tempesta vanno fino in fondoE puntano il domani contro la sfortunaNoi siamo quelli che son spiccioli di storiaPiccoli grandi eroi di cui nessuno ha mai memoriaPerché il ricordo siamo noi Noi siamo quelli che son brividi di cieloE
Siamo quelli che non sono mai né là né qua vite a metàNoi siamo acqua Siamo quelli che non sono mai né là né qua vite a metàNoi siamo acqua Siamo quelli che non sono mai né là né qua vite a metàNoi siamo acqua, acqua
C’è uno che guarda avantiE come è duro stare in tanti sulla barca del futuroViene via dal sud il vento controMa non c’è un viaggio se non c’è un miraggio che ti si fa incontroSe si va per mare non vuol direChe la promessa di una terra sia davvero poi la terra promessa Isole del
Nato così, cuore di cervoChe batte uguale sia coraggio che pauraSon stato qui libero e servoCoi piedi in casa e con la testa all’avventura Con la mia età stretta tra i dentiE un gusto di rivolta o di rassegnazioneTranquillità di quei perdentiChe la speranza è diventata un’ossessione Illuso o no, ladro di stelleO forse un
Favole, cose tenereMa non so far altroE non ho altro da vendereE anche le nuvole di làVanno in cenere non vaIo non fumo più ma a volte dovrei riprendereSale un mare lungo sopra il lungomarePenso a un mare oltre luci d’oltremare Stelle in polvere, lontanissimeBelle mie, c’avete mica un che da trasmettere?Si è messo a
“Quant’è bella giovinezzaChe si fugge tutta via,Del doman non v’è certezza,Chi vuol esser, lieto sia!” Fuori il cielo più lontano da quello di casaLa finestra senza tende e appena qualche nubeNella coltre di penombra della stanza invasaOcchi dentro gli occhi e sotto pube contro pube. Io neanche vent’anni e tu un po’ più di diciottoMezze
E’ quel che èNon è niente più non è un’altra cosaNon so cos’èMa so che sei tuLa mia stessa sposa Se guardi me e chiediChe cosa c’è ma sì lo vediÈ quel che èNon è meno o più non è spina o rosa Non solo teMa io amo te più di tutto il restoChe come
Sarà come svegliarsi in mezzo a un giorno che non c’eraCome bagnarsi il viso che è di nuovo primaveraE ogni sguardo intorno è una scopertaE sei più sicuro se la porta è apertaE che la semplicitàSembra assai più veraDi una verità sofferta Sarà come tuffarsi in aria e dopo alzarsi in voloCome staccarsi piano per
Quattro mocciosi per la strada era la nostra compagniaE facevamo sega a scuola e il prato era una prateriaSfidarsi a un’andatura brada sui sassi della ferroviaMattine eterne a far la spola tra sala giochi e pizzeria Quattro sfigati dentro un’auto a passo di cavalleriaPrendere a calci il pomeriggio e a sputi la monotoniaUrlare un complimento
Ognuno danza nel suo angoloChe il mondo è come una baleraVite rubate da un grand’angoloStorie di case e di ringhiera I tuoi sorrisi di crepuscoliLungo tramonti di brughieraL’attesa stretta dentro i muscoliE mani stanche di preghieraLe mie figure di funambolo Che cercan sempre una chimeraE si trascina da sonnambuloFino alla fine della fiera Il senso
Io racconterò la storia di noi due come un vangelo,Io ti ruberò ogni giorno e ti porterò nel posto più vicino al cielo,Come sopra un avamposto, sull’eternità, sulla vita che sarà,E sarà a qualunque costo la mia sola volontà Io ti costruirò una casa e poi ti servirò come un altare,Io t’insegnerò ad andare come
Non sapremo mai se il nostro incontro sia più effetto o causaNuda proprietà o solo propria nuditàI corpi messi a fianco come segni paralleli di una pausaNel silenzio che sta a galla senza gravità Non c’è stato un patto, una promessa, mai nessun accordoTutto è solo e sempre frutto di casualitàE poi ogni istante è
Io sono te però più vecchioE un passo indietro o un pezzo avantiNon si sta insieme mai parecchioCosicché che gli anni sono istantiSopra le spalle o dentro un secchioE un po’ di meno lì davantiNon fidarti solo di uno specchioNé di tutti quanti Io non saprò mai cosa si diceA uno che ti somiglia tantoChe
La mia canzone più bellaÈ quella che ho suonato menoE che ogni volta mi piacePerché ho cambiato sempre melodiaChe se ti perdi una stellaIl cielo non sarà mai più serenoE se non trovi più paceTe la può dare solo la follia Però con voi è stata sempre una magiaTirare tardi per non fermare un’allegriaFarsi di
'51 montesacro tutto cominciavain un subaffitto e un muro che sudavadue gambette storte e in testa una bananaun triciclo e un golfino di lanaun cane di finto a un occhi un bottoncino blumamma che cuciva "mamma callo pu cciu'"una scottatura le tonsille un treninoniente soldi per comprare un fratellinola vicina quella dell'Abruzzoolio di fegato di
Solo nella mia pelleIncontro a brividi avvoltoiA frugare le celleDi lunghi bianchi corridoi Dove uscirmene a cacciaDi questa mia inquietudine prima o poiFino a che faccia a facciaResteremo noi Un’eclissi di cuoreE il mio fucile spianeròDietro ad ogni rumoreE ombra o belva che vedrò Tra radici di un lampoIn questa selva di sterpai mireròIo non
Level oneA cavallo di un girelloSempre a caccia di tesoriPiccole dita di mela sul castelloCon le carte e un vento abbatte quadri e cuori Level twoSu un balcone a fare i bottiPoi ficcarsi dietro a un padreUna palla di cannone tra i cappottiMessi in terra a far le porte delle squadre Battiti combattitiRibatti gli attimi
Sì
Quando ioMorirò sarà un giorno qualunqueCome quelli che già sono andatiO quelli che ci sarebbero statiMa sarà come va per chiunque Anche ioChe ho vissuto e vivrò uguale a tantiCome se si campasse in eternoCon la vita che va sempre avantiAnche se questa vita è un inferno E avrà un senso ma non uno scopoSe
Dove sono statoIn tutti questi anniIo me ne ero andatoA lavarmi i panni Dagli inganni del successoA riscoprirmi uomoIo sempre lo stessoPiù grigio ma non domo Siamo tutti dentro la storiaTardi o prestoE io sono quiTutti in libertà provvisoriaIn arrestoO a nasconderci E dove eravamo rimastiChissà doveMa io sono quiForse prigionieri o fuggiaschiForse altroveA difenderci
Son le ultime paroleChe ho pensato in questa stanzaE sono poi le soleE non sono mai abbastanza Per dire che Grazie io li ringrazio tantoTutti quelli che han suonatoChe sono stati accantoQuelli che hanno un po’ aspettato Che fosse la fine e non so più davveroSe è tutto bello o tutto bruttoQuanto c’è di sinceroE
Esterno giornoFinestra di una casaCon il bianco quadrettatoLento carrello in avantiDal sole mezza invasaLui col mento un po’ appoggiato Sul bordo del piano i tasti bianchi e neriNon c’è suono né rumoriPrimo piano di luiNegli occhi ha dei pensieriChiusi in cerca di colori StaccoOra corre una spiaggia fatta a scimitarraInterno giornoLui buttato su un divanoAbbraccia
O bella miaIo vado viaE non ti porto con me C’è un viaggio cheOgnuno fa solo con séPerché non èChe si vaVicinoPerché un destinoNon ha Un mattoneVuole esser casaUn mattinoDivenire chiesaEd il mattoChe c’è in meChe si chiedeChe cos’èVuole diventareQualche cosa E sarà una stradaSenza fineSotto ad una spadaO su una funeA cercareIl mio Far
“T’aggio voluto beneTu m’hai voluto bbene a meMo nun ‘nce amammo cchiùMa a vvote distrattamente pienzo a te“ È l’una senza luna senza teE senza la mia stellaDopo non l’ho cantata piùLa tua canzone Reginella Ti dissi proprio un’idioziaForse per farti tortoQuando ti urlai ch’era durata pure troppoIl cuore lo trovai in corsiaCaduto mezzo mortoPoi
Esterno all’albaUn vicolo di ventoDentro un abito importanteSi dondola contentoCameracarLui strimpella sul volante Di un’auto scoperta un po’ di barba scuraInterno casaNella tenda della docciaSi muove una figuraDissolvenzaMentre cade qualche goccia Su una macchina da scrivere sopra le gambeIn soggettivaUn televisore accesoFacce contorte e strambeTotaleLui su un letto come arreso PanoramicaSul pubblico che aspettaDentro il
Con la testa piena di sciroccoE di un fresco amarcordTippettando come un vecchio fracOd un giovane freakA scansar la vita e i posti alt di bloccoOn the roadQuando il giorno batte il primo ciakE ti alzi col cric Ieri notte tu mi hai preso al voloDentro il tuo videoclipCome quando fischi ad un tassìO salti
Ma come raglia quella teleAccesa tutto quanto il giornoTi prego tagliale la lingua è troppo forteIo sono troppo deboleE tu troppo spoglia mi stai intornoMi togli l’ukulele dal mio pianoforte Stanotte ho avuto un incuboPer colpa di questa canzoneChe la scrivevo ma non era mai finitaPoi la suonavo ma chissàSe per un pubblico o un
Tu chi sei che parli diversoPiù giovane di me, in un’altra età persa persoIn mezzo ai giorni tuoiPezzi di quella vita che non soTu chi seiTu chi seiUn universo Tu che hai la nuova promessaDi un segno che lasciai nell’infinità adesso impressaIn fondo agli occhi tuoiFigli di quella luce che non èSolo tuaSolo miaSe l’alba
Instrumental
Interno seraA lume di candeleUna testa reclinataPiano sequenzaLe braccia paralleleSu una tavola apparecchiata Si alza girando e porta lentamenteUna mano sopra il pettoRallentyLui prova quasi assenteCome passi di un balletto E i suoi piedi che ora vanno proprio a tempoDal bassoMentre scendono le scalePiano americanoRespira nottetempoUna musica da finale Che piange un organettoEsterno tramontoMentre il
La scenografiaDei tuoi appartamentiBuia sacrestiaDella teatralità La diplomaziaLavabiancheriaDei miei chiarimentiSolita amnesiaDella tranquillità La didascaliaDei tuoi atteggiamentiSacra liturgiaDella formalità L’autobiografiaEnciclopediaDei miei mutamentiTormentiMeteorologiaDella scontrositàE della codardia E ci baciamo làSopra il boccascenaDell’ultima cenaDi chi tradirà E un’altra volta in piùGiàCi si uccide la passioneDentro un’auto nel burroneLa spingiamo giùMa Siamo sempre quaStorie in bianco e neroDove abbiamo
Fammi andar viaLiberamiDa questa prigionia Fammi andar viaRisparmiamiUn’altra litania Non serve a nienteDire che mi amiMa tanto chi ci senteSe per noiSi parleranno d’ora in poiI legami Un minuto di raccoglimentoOggi si è spentoUn sognoConti fino a centoE torni a vivere perché hai bisogno E se andrai lontanoFa’ che non sia troppo fuori manoO trova
Esterno notte americanaTra gli alberi di un boscoMacchina a spallaLui si aggira diffidenteCon uno sguardo foscoScene velociTra i cespugli della mente E il suo fiato che appanna un volto in uno specchioEffetto flouA spiarsi i lineamentiSi vede un po’ più vecchioFlashbackLui bambino si mostra i denti Per farsi paura dentro un videogiocoIn successioneImmagini di vita
He rodado como un tonto desde que tú no estás conmigo. He dado tumbos contra el viento coleccionando sufrimientos. ¿Y tú, cómo estás? ¿Tú cómo estás? ¿Tú cómo estás? Y me han hecho compañía cuarenta amigas, mi baraja, mientras ladraba mi buen perro a la tenaz melancolía. ¿Tú cómo estás? ¿Tú cómo estás? ¿Tú cómo
Señora Lia esta noche estás con tu marido. Y tranquila que él no sabe, no, que le has mentido. Mas tú hoy que has sabido de amor, sólo él siente que te está perdiendo a ti, siente que te está perdiendo a ti. Señora Lia esta noche llorarás tú sola. Le has negado el corazón
Sentado con las manos juntas sobre una banqueta fría del metro aguardas a que pase el de las siete y media justo junto a la estación. Un tipo lee atento los detalles sobre las ventanas del café y hay un niño que se lanza dentro de un pastel. Y en un reloj que hay en
Yo estaré contigo ya sea junto a ti como sin ti. Tú, tú no estarás nunca sin mí ni junto a mí. Bajo tu piel atrapas un deseo intenso, y tú abrazada a mi espalda lisa, tú, tú sobre mí, señal sedienta sobre el cuello y tenso el cuerpo, entero tenso, dentro. Señal de luna
Qué pudo ser sino invento de aleaciones dentro el hierro derretido de la luna cae uno de sus cuartos con un frío de mulato, un viaje blanco, un sentir de pescadores, agua seca en un gran cielo abstracto. Quizás acaso una estela de cometa en un alba sin arrugas. Como nubes lisas, alargadas, recostadas como
Voy vagando por la noche devorando calles han lavado el cielo, puedo ya secar sus muros como cuando en casa vomitaban las palabras y enseguida me mandaban a jugar afuera. Tú ya no estás. Tú no, no estás ya aquí. Y mi amigo está diciendo que me quiere bien. Ha bebido mucho y no recuerda
Deja que sea todo así y el viento volaba en tu foulard. Guardabas ya dentro de ti las manos, las noches y tu alegría. No te cortes el cabello más, come un poco más que estás delgada. Y en la mesa entre el té y el pasaje se moría nuestro triste adiós. Deja que sea
Sirenas de barcos se enredan al viento. La radio murmura la publicidad. Un beso pequeño se posa en los labios. La sombra de una caricia. Un hilo de sol se refleja en la cama. Triste el espejo, quieto el reloj. Palabras secretas, secretas miradas ¿y cómo podré decirte que tú eres…más… que el vino, más
En esta vida hice lo que pude,no sé si hice poco o quizás mucho. No creo que fui un santo y esto lo comprende Dios,lo comprende Dios. Fui caminando con lluvia y con viento, viví la risa y también el llanto. Y muchas de esas veces me quedé muy solo yo y pude seguir todo
Siguiendo el río que andaba lento lentonos descubrimos en el rojo de la tarde hasta gritar de cara al viento nuestros nombres ¿Esto es en serio, o no? Entre ese vals que comenzó allá a lo lejos entre tus bromas y las mías como niños nos sorprendimos de improviso con un beso. ¡Es tan hermoso
Así te vas no bromees, no. Mañana ya por favor, no, no. Debo convencerme que no que esto no es nada pero mis manos tiemblan, yo… de cualquier forma deberé sobrevivir. ¿Es cierto que te vas? ¿Qué me sucede ahora? Quizás me escribirás ¡Ya qué más da! Así te vas lo comprendo, sí. ¡Qué más
Pienso en su blusita finatan estrecha tanto que me imaginaba todo.Y aquel aire de chiquillaque no le dije jamás, pero me volvía loco. Y claras noches de julioel mar, los juegos, las hadasy el deseo y el miedo de estar desnudos. Un beso en boca salada un fuego y carcajadas y amarnos más en el
Acurrucados escuchando el mar abrazados estuvimos ¡qué importa el tiempo! Seguir a tu figura con un dedo cuando el viento acariciabas suave a tu vestido. Y tú casi una niña tú y tu sonrisa ingenua tú. Y yo a pies descalzos yo jugaba con tu pelo yo. Y quedarse jugando con aquella hormigay quedarse callados,
Gorrioncito ¡Qué melancolía! En tus ojos muere el día ya. Excusa si la culpa ha sido mía si no puedo retenerte más. ¿Adónde fueron mis amores que surcaban mares que cruzaban vívidos volando que los vence el llanto malheridos ya? No te marches…te ruego. Gorrioncito ¡Qué melancolía! Pues sin tus caprichos ¿yo qué haré? Pero
E’ un po’ che mi sento così giù di cordaChe chiedo scusa anche se acciacco una merdaCon te lontana la vita è più balorda La mia chitarra stà lì senza una cordaSono solo sotto il sol e so solo un solo in solLa prendo su prima che anche lei si perdaSono solo sotto il sol
Non è nienteE tutto sta in quel nienteE tutto sembra uguale a sempreIntanto i due lì accantoSono quasi al conto Lui non parla tanto e spiegaCome un maschio alla derivaCon il raschio che gli annegaGiù nella saliva Lei ha un’aria persaDa uscita di scuolaE ogni tanto si versaUna mezza parola Lui si soffermaA guardare l’orarioMa
Ce l’ho ancora sulla pelleQuell’odore di collineSono lucine o sono stelleQuelle cose dove la campagna ha fineTi ricordi pàMi tiravi per la manoSul tuo passo più costanteTu un gigante e io un nanoMentre davi un nome agli alberi e alle piante E raccontavi fattiE misteri di laggiùCosì per lunghi trattiE se non ce la faccio
Io che sonoStato sempre altroveNon so doveDi continuo viaSu strade nuoveMa tu sei il mio nordL’est il sud e l’ovestE anche se sto con teDi te ho già nostalgia Sono un musicistaEppure spessoIo vado fuori tempoE da me stessoSono un astronautaE tutto soloNon ho abbastanza spazioQuando sto su in volo Ogni sera a una certa
Basta un niente un nome una calligrafiaPerché ogni cuore ha una memoria tutta suaSi vede sempre dove strappi via una paginaCome ti fissa una fotografia di ieri La stagione delle piogge arriva quaAlla stazione della mia malinconiaE scende il tiepido acquazzone di una lacrimaSull’ultima tua voce che ho in segreteria Mai più come teNessun’altra maiPerché
Quando anch’io l’ho avuta quell’etàIn cui si pensa di poter cambiare il mondoSarei passato pure dentro l’animaPerché domani avesse un cieloPiù profondo E un figlio ama sempre un padre ma lo faMentre lo giudica e quasi mai perdonaFinché gli scopre il segno di una lacrimaE per la prima volta vede una personaE dentro un po’
Ma perchè di tanti proprio questo stesso postoDove ci trovammo tardi e ci lasciamo troppo prestoChe facciamo abbiamo chiesto e solo il vento ci haRispostoTanto la sua musica va avanti pure senza testo E ammazziamo il tempo e ammazza noi quel tempo indietroE il sole taglia il mare e il nostro amore in due comeUn
Io a una donnaHo dato e ho preso il male e il beneE un amoreMettendo al cuore ali e cateneFiumi di piantoE un mare aperto nelle veneIo a una donna non ho dato tantoNon so forse no Io ad un figlioHo dato un po’ di casa e il nomeE un sorrisoPrestando il viso ed un
Sì che ti ho riconosciuto qui dagli occhiChe già non vedevano così lontanoQuando un palloncino ti scappò di manoE volò e volasti pure tu Sì sei tu, gli stessi identici occhi miei ma in grandeO forse solo con un po’ di più d’incantoSon cresciuti intanto e pieni di domandeSon rimasti miopi fino a qui Siamo
Io l’ombra che andò viaCosteggiando il muroO restando lìL’uomo che cercòLa sua profeziaDritto nel futuroE poi si smarrì Suono di tam tamIo ci ballo sùDa tutta una vitaFulmineaCome un viaggio in tramChe ti siedi giùÈ il capolinea Io l’onda che si alzòSu dal mare scuroDell’umanitàL’urlo che si udìQuando rimbalzòForte sul tamburoDella libertà Sogno di coleiChe
Tu sei la stellaChe vaga e invaghisceSignora di poesiaTu sei il rimpiantoChe dura e indurisceSorella di nostalgia Tu sei il rimorsoChe incolpa e colpisceAngelo di carestiaTu sei il ricordoChe sfioro e sfiorisceMentre la sera va via Domani che ne è di teDegli occhi grigiDi nuvoleProdighi di prodigiIn fondo agli occhi mieiMi guardo e tu ci
Qui c’è ogni giorno una partenzaMa non aspetto più un arrivoE intanto vivo un’esistenzaSenza data di scadenzaSù Così ho finito la speranzaQuando il mio punto esclamativoPiegò la schiena come un’ansaE interrogativoDiventò Quanto tempo hoPer dire io chi sono o chi fui ioPer correre a vedere chi saròTra l’obbligo e l’oblioGiocattolo di un dioCol nome e
Era uno specchio o un’ecoOd un riflesso di un’assenzaIo sono un vecchio ed uno sprecoIo con gli occhiali, io senza Tra opere e omissioniIo sono il giocatoreChe vita ho fatto maiChe punta ancora un altro ingannoCon tutte le attenzioniSul panno usato del doloreChe non ho avuto maiPer vincere il suo dannoChe non ho dato mai
Accendi questa notte di cristalli liquidiIl cielo è un croceviaDi mille brividiDi satelliti che tracciano segnali nitidiChe seguono la viaDi mondi ripidi Chissà se queste macchine che parlano per noiCi riavvicinanoO ci allontananoQuando sembra di sfiorarsi e invece in mezzo restanoDei ponti levatoiChe non si abbassanoMai Io non sono di quiIo son di passaggioIoSono in
A un tratto il vuotoE tutto fu ignotoLago remoto e immotoDentro meFiore di lotoE dell’oblioCosa c’èIn questo se non io Che cerco un varcoIn questo immenso arcoUn parcoD’aria o un cielo prateriaLo sbarcoSopra l’aldilàUna viaPer l’infinità In un abisso senza termineAllontanarmiVerso me sul culmineLasciarmiA una deriva di animeNuotando nel metallo delle lacrime Dell’universoSommersoE immersoNell’universo Dell’universoSommersoE
Come siamo cambiatiNeanche il passato è piùQuello dei tempi andatiSi sa com’è ma non come fu Le cose stan cambiandoMentre ci cambianoNoi che stiamo ballandoL’ultimo valzer che suonano Non si esce da una storiaChe non esce da noiNelle vie di memoriaLa stessa storia riaccade poi Si abbattono le statueI piedistalli noPerché le cose fatueDi nuovo
Du du du du du du du du du du duDu du du du du du du du du du du Che fai in quest’ora bellaChe suona il suo notturnoIo mi giro attorno a far la sentinellaChe non ho sonno e faccio il primo turno TuQualunque cosa faiStai sù du du du du du du
Io mi alzaiSù dalla mia immagineCome da un altareE cercaiNella voragineLa terra sotto il mare CamminaiUn deserto aridoTra dirupi e golePoi lanciaiUn cuore impavidoNel cielo dietro il sole TraversaiLabirinti e porticiDelle mie visioniMi lasciaiIn mezzo ai vorticiDi splendide illusioni Io violaiLe bugie dei codiciDel bene e del maleE puntaiA ore dodiciDi un viaggio verticale Sì,
Meglio di no non voltarsi mai quando si va viaPerché voltarsi è già un po’ tornare è già nostalgiaE non si va mai così lontano e mai via di quaMai come quando non si sa bene dove si va La culla di foschiaDi un piccolo mattinoE come una maliaMi si versò nel cuore Ed io
Uno in mezzo a tantiE tantiIn uno ioAnche ioQui tra peccatori e santiIo non sono mica DioMa ho creato un sogno mio lì avanti Io sto con meDa tanto ormaiCon i miei guaiDentro i miei seLavoro come un pazzoA questa cosaE so che farmene La volta cheTolgo stand-byE mi dirò vaiAnche seNon sono più un
Gira che ti rigira amore belloanch’io domani me ne vado via di quiè tanto che mi frulla nel cervelloe poi…
La mia vita è un’autostradaSì, perché per mal che vadaIo non faccio marcia indietro mai Preferisco andare avantiSenza pene né…
Signora Lia staserastai con tuo maritostà tranquilla che non sanon sa che l’hai traditoma stasera che hai capitodi amare solo…
Solo poca gente fra di noiun saluto a tutti non a meun sorriso due paroleun altro ciao ed io ti…
La notte si è spalancata in un largo silenzioed ha nascosto i suoi rumoriNoi duedistesi sotto un cielo di stelle…
Tu non l’hai conosciuto maima sai che arriverà da tee sul suo carro salirailasciando i giochi dietro a te. Luna…
Isolina stanotte che fainel tuo letto a chi penseraila tua gente ora mangia e non bada se corri da meche…
L’immenso soffio dell’oceanoLe spinge via con sé a naufragareSu spiagge chiareA un passo dalla vita muoionoConchiglie e nelle orecchie ancora il mare S’arrampicano in cima con quei ginocchi secchiE tutto il mondo giù respiranoSi fanno rocciaAl sole un’altra volta guardanoPoi chiudono per sempre gli occhi gli stambecchi Ed io ti chiedo perdono seFratello a volte
Nervi lisci di cavalli a sfaticare sereA calmarci di sudore in fiaccole di geloInutilità di foglie stupide e leggereNubi di bucato sugli stenditoi del cielo Com’è duro essere nuovi avere un’altra storiaIo ti amai con noncuranza senza mai uno scopoI ricordi sono acqua e l’acqua è memoriaIl dolore è sforzo e vino uccide il giorno
Nebbiosi formicai di casePuzzo bruciato di cittàQui Dio non c’èFango di vie foruncoloseCristi e Marie senza pietà Bavose anime sperduteBrillocca umanità di barQui Dio non c’èNotte di braccia siringateStrade di disperato crac Pagine di libro da voltareCon meccanico doloreSenza aver capito tuttoSenza rammentare Ore a pancia sottoE un treno elettrico giravaE quando deragliavaCi soffrivo un
TienanmenTienanmenTienanmenTieni a menteTienanmenTienanmenTieni a mente TienanmenTienanmenTienanmenTieni a menteTienanmenTienanmenTieni a mente
Questo secolo finisce dieci anni primaIl 2000 ha perso la sua buona novellaCi resta solo Novella 2000Ma vedremo ugualmente le stelle da vicinoPerché i paparazzi hanno tutti figlimissili Chi m’ha visto non gli venga in mente aióDi chiamare la mia conduttrice aióQuell’astuta scimmia oscura tessitriceDi ricami e trame dell’oriente aió Lei m’ha fatto uscire dalla
Io mi nascosi in te e poi ti ho nascostoDa tutto e tutti per non farmi più trovareE adesso che torniamo ognuno al proprio postoLiberi finalmente e non saper che fare Non ti lasciai un motivo né una colpaTi ho fatto male per non farlo alla tua vitaTu eri in piedi contro il cielo e
Che cos’eraUn vigore denso nullaForse un vento di preghieraRocoSotterraneoGli occhi morse il fuocoDi un’aurora borealeCrinieraNella ruggine Di capelliAcacie dalle mille foglieLunghi omeri di uccelliPiumeChe bagnaronoLabbra argille fiumiDi sudore malva e mieleDi selvaSi gonfiarono Nella pelleVene di sentieri rossiTra le alte erbeDel sonnoFresco alitoDi gazzelleAcerbeNelle gambe respiraiScese rapide Nella golaAcqua di saliva e schiumaLungo un collo
Il vento era una sciarpaL’aiutai a rimettersi la scarpaLieve follia aerea un’astronave la terrazzaDio quanto dice è buffa e pazzaCi urtammo presso la finestraEd io venivo dalla destra Fiutai che notte eraUna notte bucanieraLa calza rotta seguirò la rotta della calzaC’è già una vela che si alzaSento la curva delle cosceMollo l’ancora le angosce Navigando
Signora delle ore scurePelle sfumata di ombre in fuga dalla stanzaSugli occhi un guanto di luceAccarezzai l’idea di lei in lontananza Signora delle ore scureDolci colline intorno a un muschio vellutatoMisteri oltre le cigliaFurtivo come un gatto io mi son lavato Vecchio compagno che aspettoIl mio animalettoSono più grande e ho dormito più di lei
Prendi il tuo violinosuona un pò per meti starò vicinovecchio Samuelstai aspettando una pensioneche non ti concederanno maima tu speri…
Come saràUn giorno prendereLa strada e andare viaIncontro alla realtàFarsi travolgereDa un vento di follia Come saràLe mani stringereCon tutta l’energiaChe l’aria ci daràLe onde a fendereSassi schizzati via Avremo ancora bracciaCome ali libereDi bere giorni e sereE un sole di isole Su questa nostra facciaParoleE musica ad asciugarci golePer una verità Noi noi noNoi
Ognuno ha il suo tamburo un solo ritmo un cantoDella comune solitudineChe noi mettemmo insieme a starci un poco accantoSu questa via dell’abitudine Il tempo vince sempre il tempo lui soltantoSi muove e noi restiamo immobiliFinché ci porta un suono atteso chissà quantoE ci promettiamo indivisibili Alberi che sfilano come persone careFantasmi della stradaDevi prendere
Volevo essere un grande magoIncantare le ragazze ed i serpentiMangiare fuoco come un giovane dragoDar meraviglia agli occhi dei presenti Avvitarne il collo e toglierne il respiroUn tuffatore in alto un trovatore persoFar sulla corda salti da capogiroPassare muri e tenebre attraverso Come un cammello entrare nella crunaLibrarmi equilibrista squilibratoUno che sa stralunare la lunaPolsi
IoStarò con teSia insieme a teSia senza te TuTu mai saraiNé senza meNé insieme a me Io su di teVoglia che strisciaDisperataE tu aggrappataAlla mia schiena lisciaTu Sopra di meE macchie avide sul colloE cosce tese e nelle reni un crollo E polveri di luna nei cristalliDegli occhi tuoi bucati a far entrare i miei
Pon pon di pompompereCan can di cangaceire Io ne ho avuta una che era un guaio più delle cambialiBrasil la la la la la la la laE piangeva alle feste e rideva ai funeraliFusillMarinaiMaliarde sonQuesti uominiLe gattopardeE le femmine sono lontaniOcchi di spiaOceaniNegri e zumbonNella malìaDella passion Io con una mi ricordo il primo bacio
Cosa vuoi di più che avereIl solo guaio delle nubi e un sole nella pelleSu quelleSpiagge di vernici e di silenzi bereA sorsi piccoli i tuoi baci come fontanelleMattino presto e code splendide di primavereStanchi di vento e non di noi Cosa vuoi di più entravamoIn quella casa senza tende e senza niente dentroE al
Io sperai di esser tra quelliChe camminano le vie ribelliStelle di stelleSudici eroi Quei cialtroni degli artistiScopatori pederasti tristiIncantatori aquilonistiEgoisti Quelli che qualcuno cresceAl riparo dalla realtàFuori dai guai senza un’etàSoli Quelli che son tutto e nienteChe non vivono mai veramenteMa neanche poiMuoiono mai Io in che parole fuggiròPolvere e sereCorse via dentro un bicchiereClessidra
Quando la notte è passata al passivo alle sette passate oltrepasso la portaE sorpasso il passetto di passiflora e mi passo impassibile i polliciNei passanti dei jeans appassiti passabili sì passionale passeggioE ripasso i miei passi in un paesaggio di passeri passeggeri un passaggioA compasso in passerella nel cielo che spasso andarcene a spasso passo
Fu il sogno di volare solitarioLà dove soltanto il falco vaMa era ancora incerto come un pulcino bagnatoChe cerca di tornar nel guscio appena nato E di quel falco cacciator di stellePur non avendo le ali maiGli venne il naso e gambe a guadagnare un ramo sospesoE gli occhi andavano lontano e senza peso Perché
…e ci sei tuche stai nei sogni mieicorri su e giùe non ti stanchi maiti vesti di marepoi fuggi lontanoe…
Saranno stati scogli di carbone dolce dentro il ferro liquefattoDi una luna che squagliò un suo quarto come un brivido mulattoO un bianco volar via di cuori pescatori, acqua secca di un bel cielo astratto Chissà se c’erano satelliti o comete in un’alba senza rugheLarghe nuvole di muffa e olio appaiate come acciugheO una vertigine
L’uomoChe corre l’ora del galloPolmoni che gonfianoLe costoleDi un’aria di metallo E gomiti di trenoE vai e vaiSarà più mulo o cavalloE vai e vaiI piedi si spaccanoE vaiDi colleraE vaiMartelli sul terrenoE vai e vai Lasciai per sempre a questo braccio destroUn portafortuna d’acqua incandescenteFeci l’amore il primo insieme a unaSenza guardarla mai né
Notte di note, note di notte, di luna che imbroglia i caniVagabondi invisibili nelle vie che sanno tutto e ci camminoA tempo col rumore della terra che gira e i fornai che fanno il pane di domaniSecchi d’acqua che svegliano i balconi cotti di sole del mattino In questa notte di ragnatele, di fili notturni
Vorrei un biglietto per un posto dove non ci sono i caniPoveri granelli di pepe abbandonati in mezzo ad un’estateUn posto dove non ci sono vecchi soli che amavano molto la moglieE tengono i nipoti in un portafoglio di foto ciancicate Dove gli uccelli tagliano l’autunno e l’aria non si rompe in uno sparoDove nessuno
Tu dietro a un vetro guardi fuoriLungo il luccichio dei marciapiediE la gente si è dissolta nella sera Tua madre altezza media sogni mediChe sbatte gli occhi da cammelloE non si è rassegnata e neanche spera Un cespuglio di spini tuo fratelloChe pensa sulle unghie delle ditaAppitonato con un’aria da bollito Tuo padre mani da
Amori a cavalcioni sui muretti si sfiniscono di baci con un’ansia dolce e il cuore rottoAmori incatenati sulle moto vanno scoppiettando incontro al mare con il costume sotto Amori delle ultime fileChe all’uscita del cinema ancora hanno i volti accesiAmori dei gelati di AprileBenedetti dal sole come panni stesi Amori sbullonati in riva al bar
I miei occhi miopi persi nel tuo campo biondo di capelliAdesso che stuzzichi i ricordi ed i tuoi anelliHo riempito il cuore con la polvere da sparo e poi scoppiareAnnegando in fondo ad un bicchiere o in mezzo al mare Le tue gambe trasparenti nella gonna tesaMusiche da parrucchiere scendono dall’altoRido come un coso di
L’inverno passa basso in cielo e un vento a strisce viene da lontanoUn cane gli corre dietro storto leccando i muri della stradaLa ragazzina ha un sorriso croccante e un cuore come un melogranoE lui la tiene e ha paura che gli cada La ragazza respira distratta e si ravvia i capelli ed i pensieriIl
La vita è adessoNel vecchio albergo della terraE ognuno in una stanzaE in una storiaDi mattini più leggeriE cieli smarginati di speranzaE di silenzi da ascoltareE ti sorprenderai a cantareMa non sai perché La vita è adessoNei pomeriggi appena freschiChe ti viene sonno e le campaneGirano le nuvoleE piove sui capelliE sopra i tavolini dei
Anche chi dorme in un angolo pulcioso coperto dai giornali le mani a cuscinoHa avuto un letto bianco da scalare e un filo di luce accesa dalla stanza accantoDue piedi svelti e ballerini a dare calci al mare nell’ultima estate da bambinoPiccole giostre con tanta luce e poca gente e un giro soltanto Anche questi
L’amico e io persi dentro un vento di uccelli che cambiano stagioneIn un vialetto di alberi magri e chiazze tiepide di soleUn prete e la sua gonna nera volano felici dietro a un pallone L’amico e io aspettiamo l’auto e tutti insieme aspettano da soliE le ragazze ridono fresche come mazzi d’insalataUna riga sulla pelle
Bentornato a questo sole nelle camere di tutto il mondoQuando allaga letti e cuori che si girano per un secondoUno specchio che s’invecchia mentre raschiano i sogni e il mentoPer ricominciar le strade e li coglie di fianco il vento E spalle strette vanno, nelle vie echi di luce come di candelaCamicie silenziose nel mattino
Per un piatto di allegriaPer una nuova compagniaPer teBuona fortunaPer un anno in piùPer quello che vuoi tu Per le notti piene di ideeE di dolci malinconieBuona fortunaChe non basta maiPer te che te ne vai Buona fortunaPer un’altra etàPer quello che verrà Buona fortunaChe non basta maiA te che te ne vai Per un
I peli sopra il labbro e bolle sulla pelleUn concorso di canzoni a CentocelleFeste in casa e il tavolo sulla paretePanini misti e spuma per la seteLa fonovaligia e le serrande scese, genitori di làPrimo bacio per sapere come si fa Un maestro di chitarra e un’ora di lezioneUna ragazzetta e farle la dichiarazioneIl braccio
Giorni di un tenero grido di soleRauchi di mille paroleOra che ho teChe mi sei piaciuta senza fare nienteOra che ho teAmo l’altra gente Giorni passati a dividere il cielo dal mareA prendere la rincorsa per volareOra che ho tePassata nei miei occhi, entrata dentro il cuoreOra che ho teFra me e il mio dolore
Un azzurro scalzo in cielo il cielo matto di marzo e di quel nostro incontro al centro tu poggiata sui ginocchi e il vento di capelli sui tuoi occhi qui l’ombra cade giù dalla tua mano un orizzonte di cani abbaia da lontano tu aggrappata alla ringhiera di una tenera e distratta primavera pomeriggio lento
Primi pantaloni lunghi e una camicia sportivaEd il pullman per il mare e il bagno a rivaPomeriggio all’oratorio, un prete e “Cristoregni”Giocare e poi si pagano i pegniLa chiesa vuota ed i misteri della sacrestiaUn dito su un atlante di geografia
Io ed i miei occhi scuri siamo diventati grandi insiemeCon l’anima smaniosa a chiedere di un posto che non c’èTra mille mattini freschi di biciclette, mille e più tramonti dietro i fili del tramEd una fame di sorrisi e braccia intorno a me Io e i miei cassetti di ricordi e di indirizzi che ho
Nei mattini pallidi ancora imburrati di foschiaRisatine come monete soffiate nei caffèFacce ingenue appena truccate di tenera euforiaOcchi chiari laghi gemelli occhi dolci amari, io le ho viste Fra cemento e cupole d’oro che il vento spazza viaSotto pensiline che aspettano il sole e il loro tramCoprirsi bene il cuore in mezzo a sandali e
Notti di nessuno, notti sfrigolanti di lampioniNotti raggomitolate sui termosifoniNotti di telefonate a lettoNotti di tivù privateE occhi naufraghi di gatti su un tettoNotti per star sù Notti in macchina a parlareE il vetro basso per fumareNotti di canzoni vecchie ancora buone da cantareNotti buie come un fornoNotti insonni prima di un gran giornoNotti dureDi
Biglie colorate e sempre solo a fare un giocoL’Umbria, la campagna, le veglie intorno al fuocoLe galline, la stalla e stanze fresche e biancheE nonno pizzica e nonno fanteUna sedia per cantare “Una casetta in Canada”Quello pallidino, quello di città Come un gusto tra le gambe scoperto un po’ per casoIl più bravo a scuola,
I vecchi sulle panchine dei giardiniSucchiano fili d’aria a un vento di ricordiIl segno del cappello sulle teste da pulciniI vecchi mezzi ciechi, i vecchi mezzi sordi I vecchi che si addannano alle bocceMattine lucide di festa che si può dormireGli occhiali per vederci da vicino a misurar le goccePer una malattia difficile da dire
La mia sigaretta brilla rossaInsieme a luci di periferiaZampate della vita sulle mie ossaSei più sincera quando dici una bugia Sull’asfalto acquoso una luna affilata a tagliare i fili che legano le stelleStringo al cuore una lattina vuota e scopro che hai lasciato le unghie sulla mia pelleFinestrini aperti a dissetarmi di vento, la mia
’51 Montesacro e tutto cominciavaIn un subaffitto e un muro che sudavaDue gambette storte e in testa una bananaUn triciclo e un golfino di lanaUn cane finto a un occhio un bottoncino bluMamma che cuciva “mamma callo pu cciù” Una scottatura, le tonsille ed un treninoNiente soldi per comprare un fratellinoLa vicina quella dell’AbruzzoOlio di
Voce: Andiamo tutti a ballare dai!oh ciao Claudio, ci sei anche tu!?Vieni che ti presento una personaquesta è Marina. lei:…
Le lacrime di Marzo che ora tu piangi per memi fan sentire grande ed importante più di un remi piace…
(Ore 23:46… ore 23:46…) Quanto è tardi e qui a casa mia,lei non chiama più.E’ un Natale da buttare vialei…
Tra le barche a pancia all’ariaRauco il vento si infilòL’ultima boccata fortePoi le scarpe si cavò Con le mani stancheCariche di veneI vestiti ripiegò Come chi non ha più frettaVerso il mare camminòLa schiuma gli si fece incontroE i suoi piedi incatenò Gli occhi acquosi di tristezzaOltre quel cieloUn altro cielo lui cercò Ti seguiròSe
Quando è cosìE hai fatto il callo alla malinconiaE con la testa sei tremila miglia più lontanoQuando scivola di mano l’allegria Quando è cosìE tu, tu non sei più la mia pazziaE farlo adesso non è più giocare non è più volareE questa noia ci trascina via No, ti prego noNon giurare non promettere mai
Sirene di navi urlavano al ventoLa radio passava le pubblicitàLe labbra accostate ancora una voltaEd una carezza ancora Un filo di sole entrò nella stanzaSulla poltrona i nostri paltòParole inghiottite e sguardi bambiniE come poterti dire che tu eri Più del vino più del pane piùDella pelle delle ossa piùPiù dei sassi più dell’erba piùPiù
Ho girato e rigiratoSenza sapere dove andareEd ho cenato a prezzo fissoSeduto accanto ad un dolore Tu come stai?Tu come stai?Tu come stai? E mi fanno compagniaQuaranta amiche, le mie carteAnche il mio cane si fa forteE abbaia alla malinconia Tu come stai?Tu come stai?Tu come stai? Tu come viviCome ti troviChi viene a prendertiChi
Il gelo galoppava sui campiLe luci delle case mischiate a stelleDue olive nere gli occhi di lei E lo baciò con l’anima sulle labbraLontano un’eco di spariGli disse cose che lui non capì mai Un mazzetto di lillàL’imbarazzo e la pauraE la guerra quella seraPer un poco si fermòPer un po’ GuardateliSi cercanoSi sfioranoSi abbraccianoSotto
Giorni di neveUna camera calda di odoriLe scale di corsaUna lacrima in tascaDue occhi smaniosiNon cerchi i ragazziMa non giochi più Giorni di neveUn’amica a due ruoteScontrosa e selvaggiaLe scapole in fuoriAnnusi la vitaCon l’anima in manoE scopri che hai un corpo anche tu E nel buio stringi la tuaDisperata tenerezza No, non le togliete
Eccomi quiLa stessa viaCome sei anni fa ti aspetto quiSono in cittàEd ho un po’ di nostalgiaVengo a prenderti se vuoiTi ricordi quella via Eccoti lìSei anni in piùMagra e attraente tu di nuovo quiE cerchi meTra la genteCon la mano salutiE due baci discreti tra noi due Ti amo ancoraE ancora vorrei amartiTi amo
Due goccioline d’acqua i tuoi orecchiniSignori presto che fra un po’ si chiudeE mi infilasti dolce le tue maniTra i capelli Tu sei il coltello con cui frugo il cuoreMa sei un ragazzo, cerca di capireEd il juke-box ricominciò a cantareNon lasciarmi Ti avreiPortato con meDifeso da chiRideva di noiSareiCresciuto per teLottando con chiNon credeva
Stasera vengo a piediHo già rimesso l’auto nel garageIl tempo di comprareQualche cosa dentro a un barLa piazza del mercato, i grandi magazzini, l’osteriaUn tram deposita la genteE tutti con la stessa schiena vanno viaEd i cappotti che si fanno vento nella seraQuesta seraIo sarò con te Con teRitrovarmi con teE mangiare con teCon teConfidarmi
Puoi darmi un grammo d’aria finaLa nostalgia di un Luna ParkUna nota blues persa in un cortileLe storie dell’ultimo tram Puoi darmi un briciolo d’autunnoLe voci di una birreriaLa fotografia di quei tuoi segretiUn goccio di curiosità Od un vetrino bluPer colorare il cielo Puoi darmi un’isolaPer i pensieri mieiO una girandolaChe non si fermi
Me ne vado nella notte logorando stradeHan lavato il cielo ed ora è ad asciugar sui muriCome quando i miei si vomitavano paroleEd allora mi mandavano a giocare fuori Tu non ci seiTu non sei più con me Il mio amico sta dicendo che mi vuole beneHa bevuto troppo e non ricorda più il mio
Il pallone mi colpìD’un tratto mi svegliaiDai miei pensieri vuoti L’uomo, un gigante, mi guardòDue metri contro il bluUna camicia a quadri Sui trentotto, forse appesantito, maCon il tocco ancora buono Un rimbalzo catturaiAndammo avanti un po’Senza dirci una parola E da quelle mani grandi ancora calde di una voltaIl pallone prese vita e volò
Lei balla fino all’alba al “Zigzagar”Gioia dell’uomo solo in viaggio di lavoroL’alcoolonnello è sempre in prima filaForse sarà per viaDi qualche diottriaÈ grasso e muore di inattività Lei non si spoglia più con fantasiaCome faceva un tempo quando ha cominciatoL’uomo di stato ha gli occhiali scuriE si è fumato giàMezza tabaccheriaConfonde sempre Sòfia con Sofia
Mezzogiorno si trascina tra l’odor di pesce fritto nelle stradeMani d’ebano incollate da una vita sul volante di un tassìMagro come un chiodo, gli occhialetti di metallo, scarpe gialle e bluNaso a nodo di cravatta, i polsi di bambù Quando venne al mondo non ci fu nessuno che lo stesse ad aspettareÈ cresciuto in fretta
Gesù caro fratelloVenduto pe’ ricordinoVicino ar ColosseoO de fianco ar PresidenteCor vestito de jeans, cor fucileO cor nome tuo pe’ ammazza’ la gente Gesù caro fratello mioChe t’hanno fattoT’hanno sbattuto addosso a ‘na croceE poi dimenticatoE Tu eri certo troppo bonoT’hanno detto de sta’ ‘n cieloAssetato de vita, affamato d’amoreQuante vorte hai pianto solo, solo
Nella sua casa tipo night seduto su un baule staSenza le sedie che siccome eran portatili gliele han portate via giàCon i capelli incerti e con un andatura a trottolaLui s’avventura in mare con la giacca a vento sugli slipDieci cornetti ogni mattina, cinque in un posto poi cambia bar Un viso buono strano uomo
Lascia che siaTutto così E il vento volavaSul tuo foulard Avevi già Preso con teLe mani, le sereLa tua allegria Non tagliare i tuoi capelli maiMangia un po’ di più che sei tutt’ossaE sul tavolo tra il tè e lo scontrinoIngoiavo pure questo addio Lascia che sia Tutto cosìE il cielo sbiadiva Dietro le gru
Duecento lire di castagneSopra il cavalcaviaFiocchi di cenere nel cieloL’inverno bussa già Presa a contare le corriereChe stan sfrecciando viaL’intervallo lei lo passa quiSola senza compagnia Le sue colline son lontaneE non le vede piùSoltanto i nidi di cementoDella periferia Strapparsi il camice di dossoE rotolare giùE sporcarsi il viso di allegriaPer non sospirare piùE
Quell’Aprile s’incendiòAl cielo mi donaiGagarin figlio dell’umanità E la terra restò giùPiù piccola che maiIo la guardai, non me lo perdonò E l’azzurro si squarciòE stelle trovaiLentiggini di Dio Col mio viso sull’oblòIo forse sognaiE ancora adesso io volo E lasciavo casa miaLa vodka ed i lillàE il lago che bagnò il bambino Yuri Con
Passerotto non andare viaNei tuoi occhi il sole muore giàScusa se la colpa è un poco miaSe non so tenerti ancora qua Ma cosa è statoDi un amoreChe asciugava il mareChe voleva vivere VolareChe toglieva il fiatoEd è ferito ormaiNon andar via Ti prego Passerotto non andare viaSenza i tuoi capricci che faròOgni cosa, basta che sia
Il nove barrato, il ParadisoLa primavera, un tuo sorrisoLa mietitura, un colpo di stato La libera uscita, Babbo NataleLe medicine, un posto al soleLa promozione, un’altra vita Il segnale orario, l’eclissi lunareLa coincidenza, il CarnevaleL’indipendenza, un altro salario Un bel terno al lotto, una medagliaIl ventisette, la sesta figliaLa buonanotte, il terzo atto Le chiavi
Sciolta ormai l’ultima neveSu un tappeto d’erba nuovaCon un passo lieve nell’auroraMisurina camminavaSopra ad una rupe si fermavaOgni dì alla stessa ora Nella calma del mattinoIl silenzio era vellutoUn arcobaleno di pensieriLei gettava giù nel vuotoE qualcuno la spiava mutoIl suo nome era Sorapis Sorapis che viveva solo lassùTra abeti e genziane bluNessun sorriso ebbe
Quasi che fusse invernoSisto fa foco e fiamme tutt’intornoQuasi che fusse già venuto invernoDice che ce prepara ar callo dell’inferno Sisto, Sisto mioSisto, Sisto mioDice che ce prepara ar callo dell’inferno Fijo meno giudizio E più fede comanna er Santo UffizioE tie’ ‘sta maledetta lingua a postoSi tu non voj fini’ come ‘n capretto arosto
Con un’aria trasognata Lemme lemme nella seraSe ne vaFischiettando La schedina l’ha giocata Son dieci anni che lui speraE che ci staRiprovando Un motorino per MarinaDue mesetti in Val GardenaUna casa piena Di comodità Se pareggerà il CesenaUna villa con piscinaLa schedinaCon la mente lui rifà 1 X X 2 1 X 1 X 1
Lampada Osram Di fronte alla stazioneGiornali, cartolineLe insegne e le reclamesLa fila di tassì, la calca sopra i tramAnnodi il tuo foulardLe otto e dieci Lampada Osram È il primo appuntamentoE tu ci tieni tantoSei certa che verràUna valigia torna e un’altra se ne vaFa buio e sono giàLe otto e un quarto “Ciao come
Non ti ho detto Che nei giorni bagnati di pioggiaQuando il cielo Si strofina sui tettiTi ho tanto pensatoE ho suonato canzoni per te Non ti ho dettoChe sei piccola come un pulcinoChe sei come il più dolce mattinoChe mi basta tenerti per manoE volevo portarti lontano lontanoE non so fare a meno di teMi
Pss! Dài vieni! Sì! Dài vieni qua!Sì! Scappa… scappa!La gente dorme! Capito?Zitta! Zitta! Zitta! Zitta!Sì! No! Sì! Non fare così! Attenta! I bambini stan sempre soliLe bambine stan sempre soleI maschietti con i fuciliLe femminucce con le bambole I pirati, i terzini ed i cow-boys che giocano di quaLe signore, le principesse se ne stanno
Seduto con le mani in mano sopra una panchina fredda del metróSei lì che aspetti quello delle sette e trenta chiuso dentro il tuo paltòUn tizio legge attento le istruzioni sul distributore del caffèEd un bambino che si tuffa dentro ad un bignè E l’orologio contro il muro segna l’una e dieci da due anni
Per te che sai che la tua solitudine è una bugia per sopravviverePer te che vuoi tornare giù nel sud e intanto svuoti i posacenerePer te che hai sempre fatto economia e non ti trovi mai un centesimoPer te che in un giardino pubblico ancora vivi un incantesimo Andare, venire, finire, incominciareTacere, gridare, trovare, perdere
Un cofanetto tutto impolverato E dentro una fotografiaCon il tuo primo fidanzatoTenente di cavalleria Sulla tovaglia ricamata a manoI salatini con il tèNel tuo salotto venezianoIl cinque quattro ventitré Le gite in barca, la tua baliaEd un notturno di ChopinUn baciamano, una camelia Un manicotto di lapin E in fondo agli occhi stanchiTi rimane la malinconiaChe sfiora
Passerottoti ho aspettato tantoe adesso tu sei qui passerottola tua canzone cantodoremifasol ed aspettareed aspettareed aspettareed aspettareed aspettareed aspettare… ed aspettareed aspettareed aspettareed aspettareed aspettareed aspettare… ed aspettareed aspettareed aspettareed aspettareed aspettareed aspettare…
Ma che fine avete fatto?amore breve tu amore belloe tu con quello strano cappelloe tu ci torni in quella casa…
Strumentale
“Pronto ciao son tornato, ci vediamo vuoi?Sempre al solito posto, presto più che puoi!”Ed arrivi di corsa con quel naso…
Cosa ho fattoNella testa una musicaChe mi far diventar mattoUna macchina prima per pocoNon mi ha messo sottoL’avesse fatto almeno…
‘Izia dove vaicoi sogni tuoi?quando rimanida sola e non faiche dire al gatto di te ‘Izia gli diraiche c’è per…
C’è una luna strana e penso a tee ti sogno in Africa con mecieli d’argento su di noite li regalo…
All is loving, all is loveAll is loving, all is loveNever lose your faith in loveAll is loving, all is…
La mia faccia riflessa sul vetroOgni cosa sparisce succhiata all’indietroTutto quanto si è fatto sbiaditoEd il campo diventa un immenso…
Il mattino si è svegliatoE disteso s’è contro il cieloMentre il prato si è sposato giàA uno spicchio di sole…
Io nella vita ho fatto un po’ di tuttoNon so se ho fatto poco oppure tantoNon sono stato un santo…
Chissà se mi pensiSeduta sul lettoE se tieni strettoQuel tuo vecchio orsacchiottoE gli parli di me E smorzi la luceMa…
Ninna nanna nanna ninnaEr pupetto vo’ la zinnaFa’ la ninna, dormi, pija sonnoChe si dormi nun vedraiTante infamie e tanti…
Ai fianchi annodo stretta la mia magliaE poi vado al ColdifogliaRisalendo quel pendio E tiro sù i calzoni troppo lunghiPer…
Mia cara Esmeraldalo sai che con temi trovo assai benemi trovo da Revorrei solamentecapire perchéla sera dell’ultimonon sei con me…
E me lo chiami amore questo amoreChe non s’è mai capito che cos’èPuò darsi che per te così già possa…
E’ domenica mattinasi è svegliato già il mercatoin licenza son tornato e sono quaper comprarmi dei blue jeansal posto di…
oh Merilùc’eri tuMerilùOh Merilùdove seiMerilù sei anni fa mi comprai una chitarra per pocoera già usata e la marca mi…
Quella sua maglietta finatanto stretta al punto che mi immaginavo tuttoe quell’aria da bambinache non gliel’ho detto mai ma io…
E durò un mesefinché un mattinovenne il postinoCartolina rosa Stazione Terminiparenti ed amicisaluti e bacilei sola da una parte e dirle…
Accoccolati ad ascoltare il mareQuanto tempo siamo stati senza fiatareSeguire il tuo profilo con un ditoMentre il vento accarezzava piano…
Io ti prendo come mia sposadavanti a Dio e ai verdi pratiai mattini colmi di nebbiaai marciapiedi addormentatialle fresche sere…
Che silenzio qui dentroquanto tempo che non metto più piede in chiesaDio è proprio da tantoche io non vado d’accordo con…
Le tue mani di neve i sospiri di marele tue labbra più rosse mi fanno impazzirei tuoi seni di luna…
Una tavola blu il marecon tante barche laggiùforse l’estate è già quic’è il sole ma non per tutti è così…
Libertà risali a ieri ma ricordo a malapenach’eri tutti i miei pensieri il mio pranzo e la mia cenaLibertà mia…
amici: guarda un po’, ma che avvenimentopecorella smarrita è alle porte!lui: fo’ la parte della pecora smarritaamici: ha un’arietta un…
E lungo il Tevere che andava lento lentonoi ci perdemmo dentro il rosso di un tramontofino a gridare i nostri…
lei: Sai che ho saputo che tu dici in giroche sei stato già a letto con me?lui: qui c’è uno…
Finalmente una strada fuori mano e un barsono tutto sudato mi conviene entrarmi sentivo osservato dalla testa in giù“che mi…
“Ninna nanna ninna nannaBel bambino della mammaNinna nanna ninna ohQuesto bimbo a chi lo dò” Ma che fine avete fattoAmore…
Mia cara mammaScusa se solo adessoHo preso carta e pennaSpiegarti qui non possoNe parleremo poi Come va il cuoreIo me…
Così vai viaNon scherzare, noDomani viaPer favore, no Devo convincermi peròChe non è nullaMa le mie mani tremanoIn qualche modo…
No bambina caraNon è un cilindro quel coso làSembra una zuppieraCon la bandiera americana Non mi sembra il caso di…
La fiamma di un cerino nella notteGli occhi stupiti, respirare piano pianoSeguire il fumo delle sigaretteRiflessi sull’asfalto, un cane abbaia…
Chiudi a chiave la porta mi fai un poco penaUn ceffone sul viso a letto senza cenaQuel rossetto a tuo…
…E lei, lei mi guardava con sospetto… Ed apri quella portaEd apri quella portaEd apri quella porta Ed apri quella…
Dai, rifai quel letto, sùStai sempre a dormire tuNoi non ci prendiamo piùPer niente Io a volte ho fame, saiDio,…
Prego sali, sali pure, no non mastico l’inglese”I don’t speak”, so solo giusto qualche fraseÈ carina da morire, quanta roba…
Le lenzuola arrotolateLa gola secca che ora è, che sogno stranoSto sudando, fa caldo quest’estateMi stropiccio gli occhi piano piano…
Quando tu mi bacisento un “non so che”sarà per quel saporeche hai quando tu mi baciquanto piaci a mesaranno le…
Piazza del popolo noi cantavamoEd eravamo una sola cosaPoi tutto a un tratto gente che piangeGente che spingeGente che va…
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