Il rimpianto di un uomo che è senza la sua donna che l’ha lasciato solo, come una reginella lascia il suo re. “Reginella” perché questa donna rappresenta per lui la cosa più importante della sua vita, ma anche perché questa canzone prende spunto proprio dalla canzone napoletana “Reginella” di Bovio. Infatti sullo sfondo di questo amore c’è proprio Napoli, elemento caratterizzante della Reginella (“dicevi di essere di Napoli, ma non c’eri mai stata…”).
Il rimpianto dell’uomo solo si fa più forte con i ricordi (“nel passato ti verrà a cercare”), e questo lo spinge a dedicare la canzone alla sua donna, perché quest’amore tramontato, che era un tempo l’unica vera ricchezza, continui attraverso la musica. E’ una canzone dalla dolcezza sublime proprio perché presenta elementi distintivi della musica napoletana. Comincia con la famosa frase tratta da “Reginella” di Bovio (“t’aggie volut’ bene…”) per poi continuare con un ritmo lento e melodico.
Tante parole dolci per esprimere questo amore, mentre Claudio è accompagnato dalla sua chitarra. Non si sa se questa canzone sia autobiografica, si pensa che sia stata scritta da Claudio in seguito alla fine di un suo amore, ma è comunque una dedica per la donna amata a cui si vuole ancora bene.
Recensito da: Marco Cucaio