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Acurrucados escuchando el mar abrazados estuvimos ¡qué importa el tiempo! Seguir a tu figura con un dedo cuando el viento acariciabas suave a tu vestido. Y tú casi una niña tú y tu sonrisa ingenua tú. Y yo a pies descalzos yo jugaba con tu pelo yo. Y quedarse jugando con aquella hormigay quedarse callados,
Gorrioncito ¡Qué melancolía! En tus ojos muere el día ya. Excusa si la culpa ha sido mía si no puedo retenerte más. ¿Adónde fueron mis amores que surcaban mares que cruzaban vívidos volando que los vence el llanto malheridos ya? No te marches…te ruego. Gorrioncito ¡Qué melancolía! Pues sin tus caprichos ¿yo qué haré? Pero
E’ un po’ che mi sento così giù di cordaChe chiedo scusa anche se acciacco una merdaCon te lontana la vita è più balorda La mia chitarra stà lì senza una cordaSono solo sotto il sol e so solo un solo in solLa prendo su prima che anche lei si perdaSono solo sotto il sol
Non è nienteE tutto sta in quel nienteE tutto sembra uguale a sempreIntanto i due lì accantoSono quasi al conto Lui non parla tanto e spiegaCome un maschio alla derivaCon il raschio che gli annegaGiù nella saliva Lei ha un’aria persaDa uscita di scuolaE ogni tanto si versaUna mezza parola Lui si soffermaA guardare l’orarioMa
Ce l’ho ancora sulla pelleQuell’odore di collineSono lucine o sono stelleQuelle cose dove la campagna ha fineTi ricordi pàMi tiravi per la manoSul tuo passo più costanteTu un gigante e io un nanoMentre davi un nome agli alberi e alle piante E raccontavi fattiE misteri di laggiùCosì per lunghi trattiE se non ce la faccio
Io che sonoStato sempre altroveNon so doveDi continuo viaSu strade nuoveMa tu sei il mio nordL’est il sud e l’ovestE anche se sto con teDi te ho già nostalgia Sono un musicistaEppure spessoIo vado fuori tempoE da me stessoSono un astronautaE tutto soloNon ho abbastanza spazioQuando sto su in volo Ogni sera a una certa
Basta un niente un nome una calligrafiaPerché ogni cuore ha una memoria tutta suaSi vede sempre dove strappi via una paginaCome ti fissa una fotografia di ieri La stagione delle piogge arriva quaAlla stazione della mia malinconiaE scende il tiepido acquazzone di una lacrimaSull’ultima tua voce che ho in segreteria Mai più come teNessun’altra maiPerché
Quando anch’io l’ho avuta quell’etàIn cui si pensa di poter cambiare il mondoSarei passato pure dentro l’animaPerché domani avesse un cieloPiù profondo E un figlio ama sempre un padre ma lo faMentre lo giudica e quasi mai perdonaFinché gli scopre il segno di una lacrimaE per la prima volta vede una personaE dentro un po’
Ma perchè di tanti proprio questo stesso postoDove ci trovammo tardi e ci lasciamo troppo prestoChe facciamo abbiamo chiesto e solo il vento ci haRispostoTanto la sua musica va avanti pure senza testo E ammazziamo il tempo e ammazza noi quel tempo indietroE il sole taglia il mare e il nostro amore in due comeUn
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